Corsi OSS: intervista a Valentina Onori, qualità e competenza

Essere una docente nel mondo degli Operatori Socio Sanitari: riuscire a trasmettere valori, professionalità e, soprattutto, l’etica necessaria in questa importante professione. Valentina Onori, coordinatrice del reparto di Medicina generale dell’Ospedale San Giovanni Battista di Foligno è una insegnante del corso per “Operatore socio sanitario” promosso da Punto Formazione di Foligno. E come docente cerca di infondere negli allievi, oltre alla competenza e professionalità, anche energia e passione.

Una esperienza di oltre 30 anni in ospedale e quell’entusiasmo nella professione che non l’ha mai abbandonata. Valentina Onori ora è coordinatrice del reparto di medicina Generale del San Giovanni Battista, ma ammette di amare profondamente il contatto diretto con i pazienti. Un contatto che ha dovuto per forza diminuire a causa delle responsabilità sopraggiunte per il suo ruolo. Ma vediamo di conoscere gli aspetti della materia che insegna docente nel corso: “Etica e Assistenza sanitaria”.

Etica e assistenza sanitaria

L’Etica e l’assistenza sanitaria sono due importati materie che vengono proposte all’interno del Corso di Operatore socio sanitario organizzato dall’agenzia formativa guidata da Nazzareno e Maria Paola Ponti. Corso che è partito proprio a fine novembre e che garantisce, superato l’esame, di avere un attestato riconosciuto dalla Regione. Una certificazione che permette un ingresso immediato nel mondo del lavoro. Il corso, che è appena partito, è il 21esimo organizzato in questi anni. E Valentina Onori è stata presente tra i prof fin dall’inizio.

“Spesso rimango in contatto con i miei allievi – spiega – Mi cercano e chiedono consigli. Molti li ho ritrovati anche in reparto. E sono molto soddisfatta quando vedo quella ‘luce’ brillare nei loro occhi, il loro entusiasmo”.

Ma cos’è l’Etica nella professione di OSS?

Che cosa rappresenta l’Etica nella professione di Operatore socio sanitario?

“Il senso di responsabilità, l’educazione al rispetto e all’attenzione verso l’altro – spiega Valentina Onori – che dovrebbero essere insiti nell’educazione di ognuno, ma che spesso non troviamo nella società di oggi: purtroppo non sono concetti scontati, ma rivestono, al contrario, un’importanza fondamentale e rappresentano il punto di partenza. Cerco sempre di calare questo concetto nel reale e non farlo restare una cosa astratta. Proponendo esempi che partono dal vissuto quotidiano”.

Assistenza sanitaria tra teoria e pratica

Anche nell’assistenza sanitaria, che “chiude” il ciclo di lezioni per gli aspiranti OSS, ritroviamo la teoria che si fonde con una indispensabile “pratica”. Un tirocinio che insegna, ad esempio, le attività da compiere, come il rifacimento dei letti o l’igiene del paziente, per fare qualche esempio.

“Punto Formazione investe molto nella qualità per una preparazione a 360 gradi. C’è stata una crescita importante in questi anni, con un’attenzione concentrata sulla formazione e sulla qualità. Ormai sono docente nell’agenzia formativa dall’inizio dell’organizzazione dei corsi e sono soddisfatta per il tipo di investimento che viene proposto”.

Operatore Socio sanitario: una professione delicata

La docente Onori sottolinea che la professione di OSS garantisce un lavoro sicuro, ma è necessario che questa scelta venga ben ponderata. Una scelta, cioè, che non si deve fare solo per il cosiddetto “27 del mese” e vista solamente come fonte di guadagno.

“Abbiamo a che fare con persone che hanno dei bisogni e delle necessità. Sicuramente appena ottenuta la qualifica si ha subito un lavoro, ma non si tratta di un lavoro qualsiasi: è necessario mettere al primo posto i bisogni e il bene dell’altra persona. Altrimenti si finisce per creare tensioni nei confronti di se stessi, dei colleghi, dei pazienti e della famiglia”.