Crediti ECM: scadenza crediti triennale entro il 2021
Per medici, professioni sanitarie, ostetriche/i, infermieri e infermieri pediatrici è arrivata una notizia importante: entro dicembre 2021 sarà necessario aver ottenuto tutti i crediti ECM previsti nei due precedenti trienni. Per evitare sanzioni e sospensioni, chi non è ancora in regola potrà rimediare.
Scatta per medici, infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche/i e professioni sanitarie l’obbligo di mettersi in regola per quello che riguarda l’acquisizione dei crediti ECM previsti. La data limite entro cui sanare la situazione è dicembre 2021: allo scadere di quest’anno, infatti, ciascun ordine potrà effettuare controlli e prevedere sanzioni per coloro che non risultano essere in linea con i crediti richiesti.
Ad annunciarlo è stato il presidente del CoGeAps Enrico De Pascale:
“Il 2021 è l’ultimo anno concesso dalla commissione nazionale ECM per maturare crediti che possono essere spostati nelle annualità precedenti. Dopo il 2021 questa attività non sarà più possibile, quindi è fondamentale che il professionista prenda atto della propria situazione formativa e colga questa opportunità per sanare la situazione”.
In alcuni casi si potrebbe anche arrivare a richiedere la sospensione dell’attività. In ogni caso, dopo la fine del 2021 ci sarà più la possibilità di recuperare i crediti che dovevano essere acquisiti nei trienni precedenti (2014-2016 e 2017-2019).
Crediti ECM: come recuperarli
Entro dicembre 2021, quindi, sarà necessario essere in regola: per controllare la propria posizione è possibile accedere al portale della COGEAPS e verificare la voce “stato creditizio”, dopo essersi registrati, per capire se è necessario recuperare alcuni crediti. In tal caso, ci penserà il Consorzio a dare le giuste indicazioni su come muoversi per arrivare alla scadenza senza essere in difetto.
Per quanto riguarda il numero di crediti da maturare nel triennio attuale, quello che va dal 2020 al 2022, si tratta di un totale di 150 crediti ECM. Da questi, ne vanno tolti 50 per i professionisti che hanno continuato a lavorare anche nel momento dell’emergenza sanitaria, e altri 30 nel caso in cui nel triennio precedente (quello che va dal 2017 al 2019), si siano conseguiti in maniera regolare tutti i crediti che erano previsti.
Data la possibilità di controlli a partire dal 2022, è consigliabile conservare tutti gli Attestati che certificano il raggiungimento della quota di crediti ECM prevista.
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